IL CESTO DEL CONTE

Fiocchi di Calabria

C’era una volta in Calabria un paese tutto nero: il cielo era nero, le strade erano nere, le case nere e anche gli abitanti, per restare in sintonia, restavano neri in volto.
Chi aveva creato la vita laggiù, alla fine si stufò e decise di colorare anche quell’angolo di mondo di cui si era proprio dimenticato.
Cominciò a ridare l’azzurro al cielo, il verde delle aiuole alle strade, i muri bianchi e i tetti rossi alle case e infine, guardando tutto quello che aveva fatto, rimase soddisfatto.
Non del tutto: mancava ancora qualcosa.
E decise così di infiocchettare tutto il borgo di agrumi: nacquero i limoni, le arance, i cedri, i bergamotti.
Guardò tutto e non era ancora del tutto soddisfatto: si inventò dunque le clementine, che sono gli agrumi più rotondi e rosseggianti tra tutti gli, più dei mandarini cui, peraltro, rassomigliano un po’.
Il borgo rideva adesso.
“Son contento” si disse chi l’aveva pensato.
Quell’invenzione si chiamò “clementine di Calabria”.