Le favole di Lucia
The Sea Urchins
C'era una volta un cavalluccio marino.
Ce ne erano tanti in quello specchio d'acqua.
Sembrava quasi una scuderia marina.
Gli altri pesci salutavano rispettosi i cavallucci togliendosi il
cappello e inchinandosi leggermente.
"Perché tanto rispetto per i cavallucci?" così fece un pescetto
giovane giovane.
Ebbe subito la risposta.
Seduta sullo scoglio, accanto a lui, la sua mamma, cominciò a dire
così: "C'era una volta un umano, che era un principe bellissimo e si
era innamorato di un'umana, prigioniera su un'isola di un pugno di
suoi nemici. Aveva i capelli lunghi biondi, gli occhi blu e il sorriso
uguale a quello del sole.
Il principe era in difficoltà: voleva dichiarare il suo amore
all'umana regalandole un abito principesco e sognava di darle la
libertà e la felicità; serviva un cavallo veloce che sarebbe stato in
grado di nuotare per trasportare lontano dall'isola l'umana e il
principe.
Questi trovò il vestito, bellissimo, celeste e d'oro.
Non riuscì a trovare il cavallo che facesse al caso suo.
E così fu che l'umano venne da noi e trovò proprio un cavalluccio
marino, adatto ai suoi sogni.
Il cavalluccio trasportò il principe e la sua bella lontano e lì vissero
felici e contenti.
Senza il cavalluccio l'umana sarebbe rimasta prigioniera e il
principe senza amore.
Da allora i cavallucci marini sono il segno del sogno che può diventare realtà. Per questo noi tutti li salutiamo con rispetto e trepidazione e speriamo che in groppa a ciascuno di loro ci sia la nostra felicità. Adesso andiamo." La mamma si alzò e il pescetto la seguì meditando sulla felicità.
Da allora i cavallucci marini sono il segno del sogno che può diventare realtà. Per questo noi tutti li salutiamo con rispetto e trepidazione e speriamo che in groppa a ciascuno di loro ci sia la nostra felicità. Adesso andiamo." La mamma si alzò e il pescetto la seguì meditando sulla felicità.